Da Fondazione Carisbo un contributo importante per potenziare l’assistenza domiciliare
Fondazione ANT, insieme a Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna, è stata tra i primi beneficiari del Fondo speciale per potenziare l’assistenza domiciliare per anziani e persone fragili, attivato dalla Fondazione Carisbo con una dotazione di 180.000 euro ad esaurimento delle risorse disponibili, nell’ambito del piano straordinario per contrastare l’emergenza Coronavirus.
Le misure restrittive che si sono rese necessarie per il contenimento dell’epidemia hanno inciso sulla regolare erogazione dei servizi offerti dagli enti pubblici e del Terzo Settore, settore che sta comunque riorganizzandosi con nuove iniziative a favore di coloro che vivono in condizioni di domiciliarità e isolamento, talvolta privi di reti di sostegno adeguate. Il Fondo speciale della Fondazione Carisbo intende sostenere le azioni messe in campo, nell’immediato, per fronteggiare le emergenze in ambito socio-assistenziale, oltre a prevenire e gestire le situazioni di fragilità e vulnerabilità che rischiano ulteriori aggravamenti a causa dell’emergenza epidemiologica.
«Il nostro sostegno ai progetti della Croce Rossa Italiana e della Fondazione ANT traduce direttamente sul territorio la ragione per cui abbiamo attivato il Fondo speciale – commenta il Presidente della Fondazione, Carlo Monti –, rivolgendo la nostra attenzione verso le categorie più fragili della popolazione, ridotte in condizioni di domiciliarità o peggio isolamento ancor prima della crisi da Covid-19. Pertanto proseguiamo a supportare analoghi servizi offerti agli anziani e alle famiglie da parte degli enti del terzo settore e dalle organizzazioni di volontariato, fornendo una risposta mirata a diverse e indifferibili esigenze del nostro territorio».
Con l’obiettivo di aggregare ulteriori risorse e potenziare l’impatto delle singole progettualità sostenute tramite il Fondo speciale, la Fondazione per la prima volta accompagnerà gli stessi proponenti in un percorso di crowdfunding, stimolando la partecipazione attiva della comunità attraverso la piattaforma For Funding realizzata da Intesa Sanpaolo.
«La disponibilità della Fondazione di accompagnare le organizzazioni del terzo settore nella piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo – dichiara il Segretario Generale della Fondazione, Alessio Fustini –, si presenta ancora di più oggi come un’occasione di accesso a uno strumento efficace, che può dare una forte spinta al terzo settore impegnato nell’assistenza socio-sanitaria in questo momento così difficile. Il crowdfunding che la Fondazione si accinge a promuovere è un’occasione straordinaria per rafforzare la possibilità di costruire un legame delle organizzazioni con la comunità oltre il finanziamento, per rendere trasparenti i processi e infine per sperimentare nuove strade tra cui (non secondaria) la donazione online, in un momento come quello che stiamo attraversando in cui anche la stessa raccolta fondi necessita di soluzioni alternative a quelle più tradizionali».
«L’allerta in queste settimane è massima – commenta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT – L’assistenza domiciliare a pazienti con patologie pregresse è cruciale in questo momento, sia per salvaguardare queste persone da complicazioni che potrebbero essere fatali, sia per sollevare gli ospedali, già gravemente provati, da nuovi ricoveri. Quotidianamente ci prendiamo cura di oltre 1.400 persone malate di tumore tra Bologna e la sua provincia, ma le richieste di assistenza stanno progressivamente aumentando anche da parte di pazienti in fase precoce di malattia, che stanno facendo chemio o radio terapie e che hanno bisogno di cure di supporto. In questo modo offriamo un aiuto importante agli ospedali e ai reparti di Oncologia. Un ringraziamento doveroso va a Fondazione Carisbo che con il suo contributo ci permette di ampliare il nostro raggio di azione e offrire sempre più servizi alle persone che prendiamo in carico sul territorio bolognese».
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IL CONTESTO In risposta all’emergenza stiamo potenziando alcuni servizi prestati dai nostri operatori sanitari ANT: 1) PICC, mediante il catetere venoso periferico per terapie infusionali a lungo termine che necessita medicazioni settimanali, gestito al domicilio del paziente; 2) nutrizione, con una équipe dedicata che addestra i care-giver a somministrare sacche di nutrizione parenterale, evitando gli spostamenti nelle strutture sanitarie; 3) esami ematici, garantendo esami pre-chemio terapie e controlli di routine evitando anche in questo caso lo spostamento; 4) ossigenoterapia, tramite la richiesta degli operatori ANT di ossigeno al domicilio per pazienti che necessitano della terapia; 5) il nostro servizio famiglia, su segnalazione degli operatori ANT, oltre a fornire i farmaci a casa dei pazienti, in questo momento particolare, garantisce anche il servizio di consegna di spesa a domicilio; 6) servizio OSS a domicilio, su chiamata degli operatori attiviamo gli OSS che si recano al domicilio del paziente ad eseguire cure igieniche parziali o vere e proprie docce o bagni a letto».