ANT e Fondazione Rizzoli: consegnata la nuova protesi ortopedica a Enrico Abumhere
CONSEGNATA A BUBU LA NUOVA PROTESI ORTOPEDICA
Il giovane rapper per il quale Fondazione Rizzoli e Fondazione ANT si sono unite in una virtuosa collaborazione ha ricevuto la nuova protesi ortopedica
Nel luglio 2023 la Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli, con il suo progetto Do.P.O. (Donazioni Protesi Ortopediche), aveva raccolto l’appello di Fondazione ANT a favore di Enrico Abumhere, in arte Bubu, il giovane rapper al quale all’età di 17 anni era stata amputata una gamba a causa di un osteosarcoma. Insieme le due istituzioni avevano raccolto la somma di 20.000 euro necessaria per il nuovo ausilio che avrebbe reso la vita di Enrico un po’ più semplice.
Conclusa la necessaria fase di adeguamento, la ditta Ottobock Soluzioni Ortopediche di Budrio, che si era anche impegnata a ridurre i costi del sistema protesico, ha consegnato ad Enrico la sua nuova e tecnologica protesi.
“Va tutto molto bene – spiega Bubu – ringrazio moltissimo tutte le persone che hanno donato per questo, e Fondazione Rizzoli, Fondazione ANT e Ottobock. È una bellissima sensazione, mi sto abituando alla nuova protesi, ci vorrà un pochino ma sono molto contento e soddisfatto. Spero di imparare velocemente a usarla bene e per tutte le sue potenzialità perché mi consentirà di fare molte cose che non potevo più fare. Vivrò meglio e sarà meno faticoso camminare con questa protesi.”
Il progetto Do.P.O. della Fondazione Rizzoli è nato proprio affinché i pazienti con necessità particolari possano accedere a protesi altamente tecnologiche ed evolute, sulla base di un progetto riabilitativo adeguato (https://fondazionerizzoli.org/progetti/do-p-o/).
Quest’occasione testimonia l’importanza della nascita di una Fondazione a fianco dell’Istituto e della validità del progetto che si dimostra un importante sostegno alle attività dell’ospedale e alla cura dei pazienti.
Il nuovo ausilio di Bubu è una protesi caratterizzata da articolazioni del ginocchio e dell’anca polifunzionali in titanio e a controllo idraulico, mentre il piede è in fibra di carbonio e permette un consumo di minor energia da parte di Enrico e quindi la prevenzione di eventuali complicanze dovute all’affaticamento eccessivo nel movimento. Enrico avrà bisogno di un periodo di assestamento e fisioterapia presso la Ottobock di Budrio. Fondazione ANT metterà a disposizione il servizio di accompagnamento effettuato dai volontari socio-assistenziali per portarlo presso la sede dell’azienda per tutte le sedute di cui avrà bisogno.
La storia di Enrico
Enrico da ragazzino era una promessa del calcio e credeva in un futuro con il pallone al piede. Poi un infortunio in allenamento apparentemente non grave gli ha cambiato la vita perché dalla radiografia risultò che la sua gamba era affetta da un raro tumore osseo, un osteosarcoma. Bubu fu operato al Rizzoli, centro di riferimento nazionale e internazionale per i tumori dell’apparato muscoloscheletrico, dal dottor Costantino Errani della Clinica di Ortopedia Oncologica quando aveva 17 anni. Non ci fu nessuna alternativa all’amputazione della gamba destra per salvargli la vita.
Da questo momento la vita di Enrico calciatore è finita ma è cominciata quella di Bubu rapper, l’altra sua grande passione. Poco dopo l’intervento la sua famiglia si trasferì a Londra ma dopo alcuni mesi lui tornò a Bologna: qui aveva i suoi legami, tra cui quello divenuto stretto con il dottor Errani. Con l’aiuto degli amici incise un pezzo rap con tanti riferimenti alla sua esperienza di ospedale. Nelle sue canzoni racconta la malattia, il dolore e la possibilità di superarla, per aiutare tanti ragazzi che si trovano nella sua stessa situazione e che dalle sue parole possono trovare forza e conforto.