Fondazione ANT inaugura a Milano la nuova sede e avvia convenzione con Humanitas per i malati di tumore
Fondazione ANT Italia Onlus inaugura la nuova sede a Milano
Al via la convenzione con l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas
per l’assistenza psicologica gratuita e domiciliare ai pazienti della Radioterapia
Nata a Bologna nel 1978 per iniziativa del Professor Franco Pannuti, Fondazione ANT Italia Onlus inaugura una nuova sede a Milano in occasione del suo quarantesimo anniversario. ANT, attiva nel Milanese già da alcuni anni, è oggi la più ampia non profit in Italia per le attività gratuite di assistenza medico-specialistica ai malati di tumore e di prevenzione oncologica con 10.000 malati di tumore curati a casa ogni anno e 20.000 visite per la diagnosi precoce di diverse neoplasie offerte.
La sede, inaugurata giovedì 19 aprile, sarà un centro polifunzionale, nel quale operatori e volontari alterneranno momenti di servizio, formazione e condivisione immersi in un contesto sociale tra i più attivi di Milano.
La sede è l’importante tappa di un percorso che in questi anni ha permesso ad ANT di offrire alla cittadinanza milanese prima i propri progetti di prevenzione e oggi anche assistenza psicologica domiciliare gratuita ai malati oncologici e ai loro familiari. L’inaugurazione, con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano, ha visto la partecipazione del Presidente di Fondazione ANT Raffaella Pannuti, del Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, di Walter Bruno direttore comunicazione dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e il dott. Angelo Tozzi radioterapista di Humanitas, per presentare il progetto di ANT su Milano, sottolineando l’importante sinergia con le realtà del pubblico e privato sociale cittadine.
L’apertura di questa sede rappresenta per noi un importante passo nel percorso di attivazione dei nostri servizi anche a Milano – commenta il presidente ANT Raffaella Pannuti – Da Bologna, dove siamo partiti 40 anni fa, abbiamo potuto sviluppare il modello assistenziale ANT in altre 26 province italiane ma tanto resta ancora da fare perché, è sempre bene ricordarlo, in Italia sono quasi 40mila ogni anno i malati di tumore che restano esclusi dalle reti di assistenza. Quando siamo partiti, quarant’anni fa, l’assistenza domiciliare a molti non sembrava una buona idea, l’ospedale era considerato da tutti l’unico luogo adeguato alla cura dei pazienti oncologici. Ora, anche grazie al lavoro nostro e di altre realtà simili, si è fatto strada un nuovo modello, in cui la casa è diventata il luogo di elezione per curare i malati cronici e l’ospedale si riserva per curare la fase acuta della malattia. Le sfide non sono finite: il diritto all’assistenza domiciliare non si mette più in discussione, ma non tutti i cittadini malati cronici sono messi in condizione di esercitare questo diritto. La sfida che ANT affronterà nei prossimi anni è proprio quella di spingere il Pubblico a cercare modelli di assistenza domiciliare che possano garantire la dignità della vita fino all’ultimo respiro. Modelli di alta qualità, sostenibili e universali.
In particolare, nel corso dell’inaugurazione, è stata illustrata la convenzione che Fondazione ANT ha sottoscritto con l’ospedale Humanitas, per un progetto pilota sulla continuità terapeutica, psicologica e socio assistenziale per il paziente oncologico in fase avanzata di malattia e per i suoi familiari. Tale progetto si colloca nell’ambito delle simultaneus care per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti oncologici afferenti all’Unità Operativa di Radioterapia dell’ospedale Humanitas residenti nelle zone del al Municipio 1, 4, 5 e 9 di Milano, nei quartieri attorno a Stazione Centrale, Piazzale Loreto e Porta Venezia e nei comuni di Bresso, Cormano, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino che potranno beneficiare a domicilio di sostegno psicologico specializzato e gratuito attraverso i professionisti ANT.
Il sostegno ai nostri pazienti – spiega il prof. Armando Santoro, direttore di Humanitas Cancer Center – si esprime non solo attraverso la qualità della clinica ma anche sul fronte psicologico e socio-assistenziale e la collaborazione con ANT ne è una testimonianza concreta. Attraverso il Cancer Center, una delle eccellenze del nostro ospedale, da anni ci impegniamo a seguire i pazienti a 360 gradi, non solo durante il percorso di cura. In questo contesto si inseriscono ad esempio il Cancer Free Program, dedicato ai lungosopravviventi, la collaborazione con ‘La forza e il sorriso’ che offre un corso di make-up per le pazienti oncologiche e il progetto AYA – adolescents and young adult, che abbiamo inaugurato da poco: un percorso clinico e sociale per i giovani adulti fra i 16 e i 39 anni che affrontano il cancro.
Siamo molto contenti di poter iniziare questa nuova collaborazione con ANT – commenta Paolo Guido Bassi, presidente del Municipio 4 – In Lombardia abbiamo la fortuna di avere una sanità e un sistema di welfare d’eccellenza e la sfida è migliorare ulteriormente queste performace. L’assistenza domiciliare e tutti gli interventi a sostegno dei malati e dei loro famigliari, devono essere una priorità per tutte le istituzioni. Come Municipio 4 ci siamo e faremo il possibile in questa direzione.
L’inaugurazione della nuova sede è stata inoltre l’occasione per lanciare il bando Sprint4Ideas, una call aperta ad aziende, start up e makers, che Fondazione ANT apre in occasione del suo quarantesimo anniversario per trovare soluzioni ad alto contenuto innovativo finalizzate a migliorare ulteriormente il modello assistenziale.
La call prosegue il percorso avviato da ANT nel 2016 con Look of Life, il progetto che sperimenta l’utilizzo a domicilio di una tecnologia innovativa come la realtà immersiva a scopi terapeutici, al fine di ridurre l’impatto negativo che l’isolamento socio-sensoriale può avere sui pazienti oncologici.
Con Sprint4Ideas, ANT vuole ampliare ancora di più gli orizzonti, con l’obiettivo di trovare risposte ai bisogni concreti di pazienti oncologici assistiti a domicilio, delle loro famiglie e dello staff socio-sanitario attraverso medical devices, software, presidi sanitari innovativi, progetti di virtual reality, innovazione di processo e sistemi di supporto ai caregiver. La call, sostenuta da Emil Banca, Igea Medical e Vivisol, è aperta dal 18 aprile ed è rivolta a makers, innovatori, startup già avviate, piccole e medie imprese, laboratori di ricerca industriale e reti d’impresa costituite, in grado di cogliere un bisogno concreto legato alla quotidianità dei pazienti, dei loro familiari o di chi li assiste.