Nasce il Comitato Tecnico Scientifico di ANT
Nasce il Comitato Tecnico Scientifico di ANT con funzione di indirizzo sulle attività della Fondazione
Ne fanno parte Luigi Bagnoli, Guido Biasco, Stefano Canestrari, Carla Faralli, Pietro Giurdanella, Francesca Ingravallo, Silvia Varani
La Presidente di ANT Raffaella Pannuti ha riunito ieri per la prima volta, in nome del CdA della Fondazione, il Comitato Tecnico Scientifico nominato per il 2024 in qualità di organo consultivo.
Ci dotiamo di organismo nuovo, nato con l’obiettivo di indirizzare, discutere e approvare modi e tempi degli interventi di ANT in campo scientifico, formativo e operativo e per offrire al Consiglio d’Amministrazione della Fondazione un prezioso supporto legale e organizzativo – ha commentato Raffaella Pannuti – Credo che gli enti del Terzo Settore abbiano il compito di porsi come fucine di buone idee da mettere poi a sistema, a beneficio degli stakeholder e della comunità tutta. Idee che, però, vanno vagliate dal punto di vista morale ed etico, prima ancora che tecnico e scientifico, da persone e professionisti come quelli che abbiamo riunito in questo Comitato.
Ne fanno parte, insieme al direttore scientifico di ANT Guido Biasco e alla Coordinatrice del Dipartimento Formazione e Ricerca Silvia Varani, Stefano Canestrari, ordinario di Diritto Penale presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche di Unibo e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, e Carla Faralli, professoressa emerita di Filosofia del Diritto e membro del Comitato di Bioetica dell’Ordine dei Medici della Provincia di Bologna, Francesca Ingravallo, professoressa associata di Medicina Legale di Unibo con all’attivo ricerche in comunicazione in ambito assistenziale, pianificazione anticipata delle cure e decisioni di fine vita e valutazione medico-legale della disabilità, Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bologna, e Pietro Giurdanella, presidente dell’Ordine degli Infermieri della Provincia di Bologna.
Durante la riunione, si è impostato il lavoro per il futuro, con un focus sulla necessità di lavorare sul fronte della telemedicina, della relazione medico-paziente e sul coinvolgimento attivo dei cittadini nella cura di sé e della propria salute.